Quando il bene comune è solo merce

Top Manager Irace chiamato ad ALIA

 

COMUNICATO STAMPA

E’ notizia di questi giorni: pare certo che il top manager, Alberto Irace, sia stato chiamato dal Sindaco di Firenze, Nardella, per assumere la carica di Amministratore Delegato di ALIA, l’utility dei RIFIUTI che ha accorpato le aziende operanti sulla Piana Firenze-Prato-Pistoia.

Ma il piano ha mire ben più alte poiché sembra prevedere la creazione di una multiutility che inglobi ESTRA, con prevalenza di gestione nel settore GAS, e addirittura PUBLIACQUA, la Iracemaggiore società idrica della Toscana.

Ovviamente Irace avrebbe il ruolo di guidare l’operazione per poi installarsi, in qualità di AD, nella “mostruosa” società così realizzata.
Il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua conosce Irace. Il primo incontro con lui è avvenuto all’indomani dei referendum del 2011, quando, presente suo malgrado, l’allora AD di Publiacqua manifestò tutto il disprezzo possibile per la vittoria ottenuta dai Movimenti, nonché la totale disapprovazione per quella che sembrava essere una svolta verso la reale ripubblicizzazione del servizio idrico.
Conosciamo Irace per un’altra questione: l’utilizzo da parte di Publiacqua del sistema informatico denominato Acea 2.0. acea-2.0

Siamo stati gli unici a cercare di far emergere le grandi manovre, dirette da Irace, che hanno visto vendere ad ACEA il template messo a punto da Publiacqua, per una cifra irrisoria; concedere gratuitamente “in visione” la stessa piattaforma ad ACEA, ancor prima della effettiva cessione; infine riacquistare da ACEA il “nuovo” template, ovviamente ad un prezzo esorbitante che sono e saranno i cittadini-utenti a pagare per intero.
Ma soprattutto conosciamo Irace per l’impronta aggressiva, in senso economico-finanziario, che ha segnato la gestione di Publiacqua negli anni in cui era AD della stessa. La logica della speculazione e del profitto si è imposta, garantendo utili milionari alla società, in barba agli investimenti effettivi e ad interventi necessari e urgenti di manutenzione, tanto per dirne una.
Non vorremmo comunque far ricadere su un’unica persona il peso e la responsabilità di scelte oltremodo deleterie nella gestione di un bene comune.

In realtà, come troppo di frequente accade, attrice protagonista è la politica, con i nostri Amministratori che paiono aver perso da tempo il senso più nobile del termine “pubblico”, per abdicare a politiche e decisioni di puro stampo privatistico.
Come più di una volta abbiamo messo in luce riguardo al servizio idrico, ma lo stesso vale per gas, energia elettrica, rifiuti… i Governatori locali, acqua_dollarisalvo rare o individuali eccezioni, si stanno trasformando in maniera sempre più decisa in investitori con interessi esclusivamente finanziari. Vengono così depotenziate o addirittura sperperate esperienze concrete di qualità, come era quella di Publiacqua prima dell’entrata del socio privato, come probabilmente era di ASM prima della fusione in ALIA, con l’unico obiettivo dell’accaparramento di utili. E’ allora naturale che la qualità del servizio peggiori sotto ogni aspetto, compreso quello apparentemente avulso di una gestione democratica. In questo tipo di ottica, Irace costituisce senz’altro una garanzia; e una garanzia per tutti, da sinistra a destra.
Ed è veramente grave questa unanimità di pensiero e di intenti, che lascia spadroneggiare il Sindaco di Firenze, permettendogli di fare certe scelte. In realtà la “voglia” di multiutility era stata manifestata anche dal Governatore Rossi, però è la politica renziana che da anni, prima col capostipite, poi tramite il Sindaco Nardella, spinge in ogni modo verso la privatizzazione dell’acqua e degli altri servizi.

E’ davvero scandaloso che non si levi una voce di dissenso!

il-mio-voto-va-rispettatoCome è scandaloso che, perfettamente in linea con lo stile di Renzi, si vogliano mascherare operazioni meramente speculative e di accentramento di potere con la veste candida della ripubblicizzazione.

Nel caso dell’acqua il risultato referendario impone il “gioco”, nel caso dei rifiuti o in altri, non si fa neppure questa fatica.
Complimenti dunque a Renzi e ai suoi uomini! Con neppure il 5% dei consensi alle recenti elezioni regionali, continuano ad imporre la loro volontà, favorendo e costruendo il guadagno di pochi, a discapito del bene comune. Ma evidentemente questo è uno “sport” in cui tutta la politica aspira ad eccellere.

 

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