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Zona Publiacqua – Avevano promesso “niente aumenti per 3 anni” e invece…

INVECE COME AL SOLITO HANNO PREFERITO GUARDARE AL PROFITTO ANZICHé ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI !!!

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Emergenza Coronavirus, tante famiglie in difficoltà
I nostri Sindaci ci regalano tariffe dell’acqua più care
In questo periodo di emergenza Coronavirus la crisi economica ha subito una forte accelerazione: tante famiglie si trovano in stato di difficoltà; tanti dipendenti sono in cassa integrazione che nella maggior parte dei casi rappresenta solo la metà dello stipendio; tanti a tempo determinato hanno perso il lavoro; tante piccole attività continuano a registrare ingenti cali di fatturato, altre addirittura sono costrette a chiudere.
Peraltro le stime dei ricercatori ENEA hanno messo in evidenza un forte aumento dei consumi domestici dell’acqua, oltre il 50%, legato proprio all’emergenza epidemiologica e alla permanenza obbligata in casa. Una bella fetta di consumi non rientrerà quindi nelle tariffe agevolate ma nella fascia di eccedenza che comporta una spesa più elevata.
Per questi motivi, come Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua, avevamo chiesto una tariffa di quarantena, ossia l’applicazione della tariffa agevolata per tutti i consumi delle utenze domestiche, onde evitare che le famiglie si trovassero a pagare bollette assai salate. Oltre a questo, l’esenzione dal pagamento per chi avesse perso il reddito.
I Sindaci, soci di Publiacqua, invece di deliberare un sostegno ai nuclei familiari, hanno deciso per un aumento delle tariffe di oltre il 2%. Alla Conferenza Territoriale, dei 47 Primi Cittadini, solo 21 erano presenti, e non hanno avuto esitazioni (eccetto il Sindaco di Vaglia che si è astenuto) ad approvare l’incremento, mostrando un chiaro disinteresse per le reali condizioni di vita di cittadini che già pagano una delle tariffe più esose del Paese, per un bene essenziale come l’acqua.
L’unica preoccupazione emersa è stata riguardo all’eliminazione a fine 2021 del canone di concessione, pagato dal gestore ai Comuni. Tant’è che il Direttore AIT si è detto disponibile a chiedere ad ARERA, l’autorità nazionale, la possibilità di procedere ad una proroga oltre la scadenza prevista.
Completamente dimenticato lo spot pre-elettorale del 2018, uno dei cavalli di battaglia per le amministrative di Firenze, e non solo: allungamento al 2024 della concessione a Publiacqua, in scadenza nel 2021, ma nessun aumento per le tariffe nell’arco dei tre anni. Complimenti per l’attenzione e la coerenza!
Come sempre, l’esito di queste scelte va a gravare sui cittadini, specie i più deboli; mentre gli utili del gestore restano salvi; e con essi, la quota spettante ai Comuni, ancora una volta paladini della legge del mercato e del profitto.

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A.I.T. APPROVA LA PROROGA A NUOVE ACQUE E SI CONFERMA ENTE INUTILE

 

COMUNICATO STAMPA

Ennesima riunione-farsa il 21 gennaio scorso all’A.I.T.: all’Odg, la proroga a Nuove Acque, gestore idrico dell’aretino e di alcuni comuni senesi. Risultati immagini per PROROGA NUOVE ACQUEIl prolungamento della Concessione era stato approvato 10 giorni prima, in sede di Conferenza Territoriale da una maggioranza risicata di Sindaci, rappresentanti di appena un terzo della popolazione dell’Ambito 4. Un risultato voluto a dispetto di ignoranze, dubbi e opposizioni.

Il percorso già aveva escluso il passaggio nei Consigli Comunali: scelta deplorevole e antidemocratica, sicuramente dal punto di vista politico, di una politica che abbia a cuore il rispetto e la condivisione, la giustizia e la solidarietà. Ma questi “folli” principi sembrano non più appartenere all’orizzonte di riferimento di tanti Primi Cittadini del nostro bel Paese. E purtroppo, ne pare lontana anche tutta l’architettura istituzionale e amministrativa.

Si arriva dunque all’Assemblea dell’AIT, dove

– sulla scorta di considerazioni risibili, è stata bocciata la scelta di procrastinare ogni decisione per andare a chiarire e approfondire una questione che già aveva sollevatotante perplessità e contestazioni tra gli stessi Sindaci della Conferenza dell’Alto Valdarno. Guai, mirare a un consenso unanime, meglio sfidarsi e imporsi a colpi di maggioranza, sia pure ridottissima!

– senza entrare troppo nel merito della proposta di Nuove Acque, si è comunque data ancora fiducia a un gestore (leggi SUEZ-ACEA) che in quasi 20 anni ha fatto lievitare le tariffe oltre misura, ha realizzato modesti investimenti rispetto agli elevati introiti conseguiti, però si è intascato 22 milioni tra utili e consulenze.

– sono stati ignorati i pareri contrari alla proroga, giunti da diverse parti del territorio interessato: tutte le categorie economiche (da CNA, Confesercenti, Confagricoltura, a Confcommercio e Confindustria); le diverse associazioni, come ARCI e ACLI; i partiti politici, compreso il PD che ad Arezzo e Sansepolcro ha pubblicamente dichiarato parere contrario.

– si è calpestata ancora una volta la volontà popolare, espressa con i referendum del 2011, quindi i cittadini e i Comitati dell’Acqua, da loro costituiti: prolungare una concessione significa infatti dare ulteriore fiato alla gestione privatistica dell’acqua, assicurata oggi da ogni azienda idrica toscana, compresa Nuove Acque. Questo avrebbero dovuto avere ben presente tutti i Sindaci dell’AIT, nessuno escluso e per nessuna ragione.

Risultati immagini per comitato acqua arezzo– alcuni Sindaci favorevoli alla proroga hanno motivato la propria scelta con la necessità di rispondere ai bisogni dei cittadini. Va infatti detto che alla Valdichiana (più alla senese che all’aretina) Nuove Acque ha promesso di destinare la maggior parte degli investimenti previsti con il nuovo piano: tecnica abusata da tutti i gestori idrici, quando si leva una protesta più forte da un qualsiasi Primo Cittadino, tanto più se appartenente al partito di maggioranza… Possibile che sia il consenso di una zona, di una parte circoscritta a fare l’ago della bilancia? O meglio, possibile che manchi sempre una visione ampia, democratica, solidale della gestione dell’acqua?

– si è confermata la perfetta inutilità dell’AIT. Il livello di astensione nelle due votazioni che hanno riguardato la proroga a Nuove Acque ha palesato come diversi Sindaci abbiano preferito non schierarsi di fronte a decisioni prese dai loro colleghi in Conferenza Territoriale. A che serve allora un’Autorità Idrica Regionale che in realtà non decide alcunché e, peggio, conduce solo verso la mera ratifica di quanto proposto dai gestori?

Risultati immagini per comitato acqua arezzoCi sarebbe comunque piaciuto vedere almeno tutti i Sindaci che compongono l’Autorità Regionale, già una piccola minoranza rispetto ai quasi 280 di tutta la Toscana:troppi assenti ingiustificati. Disertando l’assemblea o andandosene prima della votazione, Comuni a 5 Stelle come Livorno e Carrara oppure Comuni guidati da liste civiche con una certa sensibilità per i temi dell’acqua, come Riparbella, hanno fatto mancare qualsiasi contributo per una scelta più giusta e meditata.

Come altre volte abbiamo avuto l’occasione di rimarcare, inutile pretendere buone cose da un gestore votato alla speculazione e al raggiungimento del massimo profitto con la gestione dell’acqua. Ma dai nostri Sindaci, dalla “politica”, sì, che le pretendiamo! E allora va anche detto, viste le dichiarazioni del Primo Cittadino di Arezzo, contrario alla proroga: faccia pure ricorso, cerchi di ribaltare l’esito, si coordini con altri Comuni anch’essi contrari e avvii finalmente quel “tavolo tecnico” per la ripubblicizzazione del servizio, da tempo promesso ma non ancora istituito.

L’idea di inserire ESTRA nella compagine sociale privata di Nuove Acque a fianco di SUEZ e ACEA non dà alcuna garanzia che poi si realizzi ciò che vogliono i cittadini: una reale svolta in senso democratico e partecipativo nella gestione del servizio idrico.

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29/01/2018

Proroga Nuove Acque – Appello ai Sindaci

Logo forum toscano acqua1COMUNICATO STAMPA

Egregi Sindaci,
nell’assemblea AIT di lunedì 22 gennaio 2018 sarete chiamati a ratificare la decisione presa, da una esigua maggioranza, in sede di Conferenza Territoriale 4 Alto Valdarno: prorogare la Concessione al gestore Nuove Acque Spa di tre anni e mezzo, oltre la scadenza originaria del 30 giugno 2024.
Ci preme innanzitutto sottolineare che l’affidamento del servizio a Nuove Acque, nel 1999, venne sottoscritto dai Sindaci dei Comuni facenti parte del Consorzio 4 Alto Valdarno previa approvazione di tutti i Consigli Comunali. Come è possibile, ora, che siano stati chiamati a decidere sulla proroga di quella concessione solo i Primi Cittadini?il-mio-voto-va-rispettato

Ed è accettabile che i Sindaci favorevoli alla proroga rappresentino solo un terzo della popolazione che abita e opera nel territorio gestito da Nuove Acque? Vi invitiamo pertanto a riflettere seriamente sulla legittimità o meno di tale procedura.
Vogliamo inoltre ricordare ai Sindaci che la proroga in questione prevede il ricorso ad un prestito di 130 milioni di euro, da utilizzare in parte per coprire il project financing di 40 milioni ancora da rimborsare e in parte per nuovi nvestimenti. Ma Nuove Acque non era il fiore all’occhiello in fatto di investimenti?
Tanto che nel luglio 2016 venne presentato dal Direttore AIT un piano che prevedeva tra il 2016 e il 2024 investimenti per 63 milioni di euro, con un graduale decremento delle tariffe, addirittura del 35%. Oggi il miraggio delle tariffe basse e di tanti investimenti, un vero paese dei balocchi, si è dissolto, e la realtà mostra tutte le inadempienze riguardo alla depurazione, come una situazione pessima delle reti idriche.
Sfugge cosa il gestore abbia fatto in quasi 20 anni di Concessione… Eppure candidamente si afferma che per evitare la lievitazione delle tariffe occorre prorogare il servizio e ricorrere ad un nuovo mutuo.
Nessuno pensa di richiamare i responsabili per gli errori di valutazione? Nessuno chiede le dimissioni di un Direttore e di uno staff tecnico che hanno completamente sbagliato le previsioni?
Altra questione da sollevare e considerare con attenzione: è ammissibile la proroga di un contratto di appalto evitando di fatto la messa a bando di una nuova convenzione? Pare di sì, ma solo se limitata “al tempo strettamente necessario per l’aggiudicazione della nuova gara”. In questo caso, scadendo la concessione di Nuove Acque nel 2024 (tra 6 anni!), non c’è alcuna urgenza di prolungare ora l’affidamento, quando i tempi tecnici per indire una nuova gara sono assai ampi.

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Rimarchiamo infine come la maggior parte dei vostri colleghi dell’Alto Valdarno abbia inteso calpestare, ancora una volta, la volontà dei propri concittadini chiaramente espressa con il voto nei Referendum del 2011, con i quali si chiedeva di mutare la gestione dell’acqua, sottraendola ai privati e quindi alle logiche del mercato e del profitto.
Come Forum Toscano ribadiamo quindi la necessità di un’alternativa al modello misto pubblico-privato, frutto di una commistione di interessi tra politica, grandi multiutilities e mondo della finanza. Niente di più lontano dai bisogni e dalle esigenze di popolazione e ambiente.
Vi chiediamo di non avallare la concessione di questa proroga che è priva di senso di opportunità e convenienza per i cittadini , oltre che di dubbia legittimità perchè non condivisa dalla stragrande maggioranza dei rappresentanti dei cittadini dei territori interessati.

Forum Toscano dei MovimentiLogo forum toscano acqua

 

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Bibbiena, Bucine, Capolona, Castel Focognano, Castel S. Niccolò, Castelfiorentino, Chitignano, Chiusi, Civitella, Cortona, Foiano, Laterina-Pergine, Lucignano, Manciano della Chiana, Montepulciano, Monte S. Savino, Montemignaio, Pratovecchio-Stia, Poppi, Sestino, Sinalunga, Talla, Torrita.

Ci viene il dubbio…  (clicca  per visualizzare le vignette del comitato di Arezzo)

MA I CITTADINI LO SANNO ???  

 

Video – Un buco nell’Acqua – RAI Report

Il servizio di Report (RAI) aiuta a capire la dimensione del

“PROBLEMA  ACQUA”

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Un buco nell’acqua

 

Lunedì 18 dicembre, in prima serata su Rai Tre, è andata in onda una puntata di Report intitolata“Un buco nell’acqua” alla quale hanno contribuito anche diversi attivisti del movimento per l’acqua. Nella puntata si parla di tariffe, investimenti, perdite delle reti, emergenza idrica e molto altro.

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QUI è possibile rivedere il servizio “Un buco nell’acqua”.

QUI potete rivedere l’intera puntata di Report (la registrazione al sito RaiPlay è gratuita).

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I SINDACI APRONO GLI OCCHI SUL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO – Rimandata l’approvazione del disciplinare tecnico

In riferimento all’Assemblea dell’Autorità Idrica Toscana di lunedì 15 maggio.

Comunicato stampa

I SINDACI APRONO GLI OCCHI SUL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Rimandata l’approvazione del disciplinare tecnico

Risultati immagini per investimenti acquaFinalmente i Sindaci aprono gli occhi sul servizio idrico integrato e rimandano l’approvazione del disciplinare tecnico dei gestori, in approvazione all’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana (AIT), del 15/05 scorso. Continua la lettura di I SINDACI APRONO GLI OCCHI SUL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO – Rimandata l’approvazione del disciplinare tecnico

Chiariamo qualche dubbio al Presidente di ASA che ha risposto in merito al nostro recente Comunicato Stampa

Qui il nostro comunicato stampa.

Qui la risposta di Guerrini al Forum

 

Logo forum toscano acqua1Chiariamo i dubbi di Guerrini

Egregio Presidente,
la ringraziamo per quella che lei definisce una risposta al comunicato stampa “ASA. Cambia il Presidente ma non cambia la gestione…”: molto attenta e ben articolata. Lei ha ripreso puntualmente una serie di affermazioni; per così dire è entrato nel merito, contestando e rimandando ad altro, con dovizia di riferimenti. Continua la lettura di Chiariamo qualche dubbio al Presidente di ASA che ha risposto in merito al nostro recente Comunicato Stampa

ASA. Cambia il Presidente ma non cambia la gestione E non cambia chi paga: i cittadini/e

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Andrea Guerrini, nuovo Presidente di ASA Spa dal 18/11/16.

ASA manda l’avviso a tutti i suoi clienti: entro la fine del 2017 dovrà recuperare gli investimenti fatti nel 2011, per cui procederà a un addebito per ogni utenza, in media di 25 euro, spalmato in 4 rate. La fase della nuova Presidenza Guerrini si apre con questo primo atto nei confronti degli utenti, veramente degno di encomio. Il cambio al vertice di ASA, voluto dal Sindaco 5 Stelle di Livorno, manifesta una condotta perfettamente in linea con le politiche precedenti: massimizzare i ricavi del gestore e far gravare ogni costo sui cittadini, andando a rispolverare pure i periodi passati. Continua la lettura di ASA. Cambia il Presidente ma non cambia la gestione E non cambia chi paga: i cittadini/e

Le pretese di Publiacqua e la responsabilità dei politici-amministratori

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La Costituzione italiana, relativamente ai referendum, è molto chiara: il risultato diventa legge, e in nessun caso si può ignorare o addirittura calpestare. E’ dal 2011, anno dei referendum sull’acqua, logodefinitvo2011che lo andiamo ribadendo. Ma la quota di profitto (la cosiddetta “adeguata remunerazione del capitale investito”, divenuta poi “oneri finanziari e fiscali”) continua a gravare sulle nostre bollette. Parimenti, i soci privati non sono affatto scomparsi dalla gestione idrica: hanno rafforzato invece la loro presenza e il loro potere, complice l’indifferenza se non il favore della quasi unanimità dei politici-amministratori. Continua la lettura di Le pretese di Publiacqua e la responsabilità dei politici-amministratori

L’Ottimo servizio di denuncia di Rai3 e la dichiarazione di intenti di Utilitalia (Associazione delle imprese idriche)

Nel servizio di Presa Diretta si rende chiaro quali siano i rischi concreti della privatizzazione: in Sicilia, purtroppo, in alcuni casi rai-3-la-battaglia-dellacquasono state date in concessione (una sorta di privatizzazione) le fonti dell’acqua, quindi il privato vende l’acqua ad un altro privato che la distribuisce… Vengono i brividi! L’acqua è vita! Così con bollette belle salate gli utenti riescono ad avere l’acqua alcuni giorni alla settimana per alcune ore al giorno.  E’ Italia! Succede ora!

Clicca qui per vedere il servizio di Alessandro Macina – La battaglia dell’Acqua – Rai 3 – Presa Diretta, di gennaio 2017

Parallelamente è stato pubblicato il Blue Book, uno studio fatto da Utilitalia (Associazione delle imprese idriche energetiche e ambientali) che fa il quadro

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Cittadini, tocca a noi contestare le fatture di conguaglio di Publiacqua!

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Silenzio di Sindaci e A.I.T.

 

Di recente, Publiacqua ha inviato bollette aperiodiche, a conguaglio. Nonostante l’informativa allegata dal gestore, riteniamo che pochissimi cittadini siano stati in grado di capire la comunicazione di Publiacqua. E, ancor più, sfidiamo a trovarne qualcuno che sia stato in grado di leggere quella fattura, straripante di cifre e indicazioni e ripartizioni, scritte oltre tutto in caratteri microscopici.
Le fatture in questione, pur essendo definite aperiodiche, in realtà contengono anche un addebito

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Arezzo: una famiglia con 7 figli paga 1800€ l’anno di acqua, che vergogna!!!

MA PERCHE’ I SINDACI NON INTERVENGONO ?

Logo forum toscano acqua1E’ così anche nelle altre province, se un utente consuma molta acqua, paga cifre al metro cubo molto più alte, fino anche a più di 5€ al metro cubo ai quali si sommano aumenti notevoli anche per la parte fognatura e depurazione.  Scoraggiare il consumo di acqua è giusto e queste tariffe lo fanno fin troppo, ma la tariffa deve tenere conto di quante persone realmente stanno utilizzando l’acqua di una utenza. Facciamo un esempio: se un utenza (contatore) serve ad una persona sola, che ha un consumo annuo di 80 mc (metri cubi) di acqua. Questa utenza rientrerà nella fascia protetta perché ha bassi consumi… Un’altra utenza (contatore) serve una famiglia con padre, madre e 7 figli, se avrà un consumo annuo di 500 mc arezzo-ennesima-furbataquesta utenza pagherà l’acqua come se la stesse sprecando, con tariffa aumentata  per la quota consumo acqua, depurazione, fognatura… Cioè con la stessa tariffa che si applicherebbe alla utenza che serve una sola persona ma che consuma 500 mc di acqua all’anno, magari per annacquare un bosco. E’ scandalosamente ingiusto e per la famiglia con 7 figli a carico può essere anche un fardello troppo pesante da sostenere ma nessuno interviene per sanare questa pazzia… e non è tutto!
Questo accanirsi con le tariffe su una famiglia con 7 figli genererà profitti maggiori per la società di gestione del servizio idrico… Questi profitti dove vanno a finire?

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Ottobre Caldo – La zona di Massa

Dalle parti di Massa il Comitato Acqua Alla Gola si sta dando un gran daffare per contrastare il caro bollette di Gaia SpA. 

Sono successe un bel po’ di cose in questo ottobre massese… Le ripercorriamo a ritroso come se fossero tanti post di un blog

 

 

Di recente 3 rappresentanti del Comitato Acqua Alla Gola insieme al loro avvocato sono andati a Roma in studio ed hanno partecipato come ospiti alla trasmissione “Mi manda RAI 3”.

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