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ABC Napoli sotto attacco

Il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua esprime la propria vicinanza e solidarietà ai lavoratori ed al Presidente di ABC Napoli Maurizio Montalto, vittime nei giorni scorsi di un attentato (per fortuna senza danni a persone), sul quale si sta ancora indagando. Che si somma alle ripetute minacce ricevute nelle scorse settimane dal Presidente; evidentemente c’è chi ha interesse ad aggredire l’unico caso di ripubblicizzazione dei servizi idrici avvenuto in Italia dopo il referendum del 2011.
Si vuole cancellare, o comunque mettere in ogni modo in difficoltà, quello che rappresenta un modello di gestione pubblica e partecipata dell’acqua; un modello che interroga tutte le altre realtà italiane, come quelle toscane, nelle quali, anziché procedere a rispettare la volontà popolare, si cerca di attuare ulteriori percorsi di privatizzazione.
Pubblichiamo questo comunicato stampa di Padre Alex Zanotelli.


SOTTO ATTACCO L’ACQUA PUBBLICA DI NAPOLI

Solidarietà all’ABC, ai lavoratori e al Presidente

L’esplosione di un ordigno all’interno di uno dei depositi dell’azienda è un fatto drammatico su cui la DIGOS e la Magistratura stanno già indagando. A noi cittadini preoccupa che sia stata sfiorata la tragedia, perché gli operai in quel momento si trovavano vicino, negli spogliatoi pronti per uscire. Si tratta chiaramente di un atto intimidatorio che punta a minare dall’interno l’acqua pubblica di Napoli.

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Napoli: in piazza, Sabato 28 novembre per difendere l’acqua pubblica.

Napoli Sabato 28/11 ore 10,30 – Manifestazione “Cambiamo la legge” De Luca sull’acqua



Scendiamo in piazza, ancora una volta, per difendere il diritto all’acqua, contro una legge che concentra il potere nelle mani di pochi.
E’ arrivato il momento di attuare il referendum votato da ben 2 milioni e 400 mila cittadini campani.
Vogliamo la gestione interamente pubblica e partecipata in tutti i Comuni: tariffe eque, servizi efficienti e di qualità, investimenti concreti e trasparenti, sostegno alle fasce deboli, blocco immediato dei distacchi selvaggi.
Si scrive acqua, si legge democrazia.

Nei giorni scorsi l’Amministrazione Regionale, preseduta da Vincenzo De Luca, ha approvato un provvedimento che – di fatto – apre la strada ad una strisciante privatizzazione del servizio idrico, sottraendo competenze e decisionalità ai Sindaci, centralizzando l’intero ciclo delle acque in mano a potentati economici con la prospettiva di un aumento delle tariffe e del peggior manto della qualità del servizio.
Tale provvedimento costituisce – al di là della mistificante operazione di propaganda con cui è accompagnato – un attacco forte anche alla gestione pubblica dell’acqua in atto nella città di Napoli in quanto vanifica ogni possibilità di estendere questo modello di gestione a l’intera area metropolitana ed all’insieme della Campania.

Manifestazione regionale, ore 10,30 da piazza Matteotti a Palazzo S. Lucia (sede della Giunta regionale).

Maggiori informazioni

VolantinoSlide Legge De LucaManifestoLocandina

Campania – De Magistris per l’Acqua Pubblica, De Luca assolutamente NO!

Napoli 16/11 – Approvazione della legge De Luca: un grave colpo per la democrazia!

De Magistris, sindaco di Napoli, dopo il suo insediamento è passato dalle promesse ai fatti e nel 2013 ha ripubblicizzato il servizio idrico di Napoli mediante la trasformazione in azienda speciale pubblica della allora operante ARIN SpA.
La neonata azienda speciale ABC Napoli vanta la sua Natura Pubblica all’art.2 del proprio Statuto :

ABC si configura quale Azienda Speciale
ai sensi e per gli effetti dell’art.114 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL).
Nei termini di legge e del presente statuto,
il Comune di Napoli approva gli atti fondamentali, provvede alla copertura di eventuali costi sociali, controlla i risultati di gestione ed esercita la vigilanza.
ABC non ha finalità di lucro e persegue il pareggio di bilancio. Ispira il proprio operato a criteri
di economicità, ecologia, efficienza e solidarietà sociale, in attuazione dei principi di trasparenza,
informazione e partecipazione democratica, verso uno sviluppo sostenibile delle comunità
umane che tenda all’eguaglianza sostanziale.

DIMOSTRANDO A TUTTI CHE RIPUBBLICIZZARE SI PUO’ !!!

Al contrario De Luca, presidente della regione Campania, dopo il suo insediamento è passato dalle parole ” Io sono per l’acqua pubblica” le possiamo ascoltare dalla sua voce in campagna elettorale

A fare l’opposto di quello che ha detto.

Il Disegno di Legge De Luca/Bonavitacola che è stato approvato nonostante le proteste e che punta a limitare il potere decisionale degli ATO esistenti e dei Sindaci che fanno parte con la creazione dell’ EI.C. (Ente Idrico Campano), favorendo, in questo modo, la svendita delle principali sorgenti idriche regionali a favore delle grandi società multinazionali , è per Noi un grave atto di tradimento verso quel milione di cittadini italiani che con il referendum del 12 e 13 giugno 2011 si erano espressi per la gestione del servizio idrico.

Ecco cosa ne pensa De Magistris:
De Magistris: «Legge sull’acqua? Un obbrobrio. Giunta De Luca esordisce nel modo peggiore»

Per approfondire:

Un grave colpo per la democrazia!

“La giunta De Luca si approva l’ennesima salva-Gori”. Bagarre in consiglio regionale

 

20 Settembre a Napoli !!!

ACQUA – DA NAPOLI, LA RISCOSSA Fonte

Il 20 settembre, il vasto movimento italiano per la gestione pubblica dell’acqua si ritroverà a Napoli, capitale dell’acqua pubblica, per rilanciare con forza la difesa di questo bene fondamentale e sempre più sotto attacco dai poteri forti. E questo, nonostante che il Referendum(2011) abbia sancito che l’acqua deve essere sottratta alle leggi del mercato e che non si può fare profitto. A rafforzare l’esito referendario è venuta ora anche l’enciclica Laudato Si’ che afferma che “l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano essenziale fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani.”(n.30)

Ma nonostante il Referendum e le parole forti di Papa Francesco, il governo Renzi (come i precedenti Berlusconi, Monti, Letta) , sta perseguendo politiche di privatizzazione dell’acqua, perché i governi sono ,oggi, prigionieri dei poteri economico-finanziari che guardano a questo bene come fonte di enormi guadagni.

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