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A.I.T. APPROVA LA PROROGA A NUOVE ACQUE E SI CONFERMA ENTE INUTILE

 

COMUNICATO STAMPA

Ennesima riunione-farsa il 21 gennaio scorso all’A.I.T.: all’Odg, la proroga a Nuove Acque, gestore idrico dell’aretino e di alcuni comuni senesi. Risultati immagini per PROROGA NUOVE ACQUEIl prolungamento della Concessione era stato approvato 10 giorni prima, in sede di Conferenza Territoriale da una maggioranza risicata di Sindaci, rappresentanti di appena un terzo della popolazione dell’Ambito 4. Un risultato voluto a dispetto di ignoranze, dubbi e opposizioni.

Il percorso già aveva escluso il passaggio nei Consigli Comunali: scelta deplorevole e antidemocratica, sicuramente dal punto di vista politico, di una politica che abbia a cuore il rispetto e la condivisione, la giustizia e la solidarietà. Ma questi “folli” principi sembrano non più appartenere all’orizzonte di riferimento di tanti Primi Cittadini del nostro bel Paese. E purtroppo, ne pare lontana anche tutta l’architettura istituzionale e amministrativa.

Si arriva dunque all’Assemblea dell’AIT, dove

– sulla scorta di considerazioni risibili, è stata bocciata la scelta di procrastinare ogni decisione per andare a chiarire e approfondire una questione che già aveva sollevatotante perplessità e contestazioni tra gli stessi Sindaci della Conferenza dell’Alto Valdarno. Guai, mirare a un consenso unanime, meglio sfidarsi e imporsi a colpi di maggioranza, sia pure ridottissima!

– senza entrare troppo nel merito della proposta di Nuove Acque, si è comunque data ancora fiducia a un gestore (leggi SUEZ-ACEA) che in quasi 20 anni ha fatto lievitare le tariffe oltre misura, ha realizzato modesti investimenti rispetto agli elevati introiti conseguiti, però si è intascato 22 milioni tra utili e consulenze.

– sono stati ignorati i pareri contrari alla proroga, giunti da diverse parti del territorio interessato: tutte le categorie economiche (da CNA, Confesercenti, Confagricoltura, a Confcommercio e Confindustria); le diverse associazioni, come ARCI e ACLI; i partiti politici, compreso il PD che ad Arezzo e Sansepolcro ha pubblicamente dichiarato parere contrario.

– si è calpestata ancora una volta la volontà popolare, espressa con i referendum del 2011, quindi i cittadini e i Comitati dell’Acqua, da loro costituiti: prolungare una concessione significa infatti dare ulteriore fiato alla gestione privatistica dell’acqua, assicurata oggi da ogni azienda idrica toscana, compresa Nuove Acque. Questo avrebbero dovuto avere ben presente tutti i Sindaci dell’AIT, nessuno escluso e per nessuna ragione.

Risultati immagini per comitato acqua arezzo– alcuni Sindaci favorevoli alla proroga hanno motivato la propria scelta con la necessità di rispondere ai bisogni dei cittadini. Va infatti detto che alla Valdichiana (più alla senese che all’aretina) Nuove Acque ha promesso di destinare la maggior parte degli investimenti previsti con il nuovo piano: tecnica abusata da tutti i gestori idrici, quando si leva una protesta più forte da un qualsiasi Primo Cittadino, tanto più se appartenente al partito di maggioranza… Possibile che sia il consenso di una zona, di una parte circoscritta a fare l’ago della bilancia? O meglio, possibile che manchi sempre una visione ampia, democratica, solidale della gestione dell’acqua?

– si è confermata la perfetta inutilità dell’AIT. Il livello di astensione nelle due votazioni che hanno riguardato la proroga a Nuove Acque ha palesato come diversi Sindaci abbiano preferito non schierarsi di fronte a decisioni prese dai loro colleghi in Conferenza Territoriale. A che serve allora un’Autorità Idrica Regionale che in realtà non decide alcunché e, peggio, conduce solo verso la mera ratifica di quanto proposto dai gestori?

Risultati immagini per comitato acqua arezzoCi sarebbe comunque piaciuto vedere almeno tutti i Sindaci che compongono l’Autorità Regionale, già una piccola minoranza rispetto ai quasi 280 di tutta la Toscana:troppi assenti ingiustificati. Disertando l’assemblea o andandosene prima della votazione, Comuni a 5 Stelle come Livorno e Carrara oppure Comuni guidati da liste civiche con una certa sensibilità per i temi dell’acqua, come Riparbella, hanno fatto mancare qualsiasi contributo per una scelta più giusta e meditata.

Come altre volte abbiamo avuto l’occasione di rimarcare, inutile pretendere buone cose da un gestore votato alla speculazione e al raggiungimento del massimo profitto con la gestione dell’acqua. Ma dai nostri Sindaci, dalla “politica”, sì, che le pretendiamo! E allora va anche detto, viste le dichiarazioni del Primo Cittadino di Arezzo, contrario alla proroga: faccia pure ricorso, cerchi di ribaltare l’esito, si coordini con altri Comuni anch’essi contrari e avvii finalmente quel “tavolo tecnico” per la ripubblicizzazione del servizio, da tempo promesso ma non ancora istituito.

L’idea di inserire ESTRA nella compagine sociale privata di Nuove Acque a fianco di SUEZ e ACEA non dà alcuna garanzia che poi si realizzi ciò che vogliono i cittadini: una reale svolta in senso democratico e partecipativo nella gestione del servizio idrico.

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29/01/2018

Proroga Nuove Acque – Appello ai Sindaci

Logo forum toscano acqua1COMUNICATO STAMPA

Egregi Sindaci,
nell’assemblea AIT di lunedì 22 gennaio 2018 sarete chiamati a ratificare la decisione presa, da una esigua maggioranza, in sede di Conferenza Territoriale 4 Alto Valdarno: prorogare la Concessione al gestore Nuove Acque Spa di tre anni e mezzo, oltre la scadenza originaria del 30 giugno 2024.
Ci preme innanzitutto sottolineare che l’affidamento del servizio a Nuove Acque, nel 1999, venne sottoscritto dai Sindaci dei Comuni facenti parte del Consorzio 4 Alto Valdarno previa approvazione di tutti i Consigli Comunali. Come è possibile, ora, che siano stati chiamati a decidere sulla proroga di quella concessione solo i Primi Cittadini?il-mio-voto-va-rispettato

Ed è accettabile che i Sindaci favorevoli alla proroga rappresentino solo un terzo della popolazione che abita e opera nel territorio gestito da Nuove Acque? Vi invitiamo pertanto a riflettere seriamente sulla legittimità o meno di tale procedura.
Vogliamo inoltre ricordare ai Sindaci che la proroga in questione prevede il ricorso ad un prestito di 130 milioni di euro, da utilizzare in parte per coprire il project financing di 40 milioni ancora da rimborsare e in parte per nuovi nvestimenti. Ma Nuove Acque non era il fiore all’occhiello in fatto di investimenti?
Tanto che nel luglio 2016 venne presentato dal Direttore AIT un piano che prevedeva tra il 2016 e il 2024 investimenti per 63 milioni di euro, con un graduale decremento delle tariffe, addirittura del 35%. Oggi il miraggio delle tariffe basse e di tanti investimenti, un vero paese dei balocchi, si è dissolto, e la realtà mostra tutte le inadempienze riguardo alla depurazione, come una situazione pessima delle reti idriche.
Sfugge cosa il gestore abbia fatto in quasi 20 anni di Concessione… Eppure candidamente si afferma che per evitare la lievitazione delle tariffe occorre prorogare il servizio e ricorrere ad un nuovo mutuo.
Nessuno pensa di richiamare i responsabili per gli errori di valutazione? Nessuno chiede le dimissioni di un Direttore e di uno staff tecnico che hanno completamente sbagliato le previsioni?
Altra questione da sollevare e considerare con attenzione: è ammissibile la proroga di un contratto di appalto evitando di fatto la messa a bando di una nuova convenzione? Pare di sì, ma solo se limitata “al tempo strettamente necessario per l’aggiudicazione della nuova gara”. In questo caso, scadendo la concessione di Nuove Acque nel 2024 (tra 6 anni!), non c’è alcuna urgenza di prolungare ora l’affidamento, quando i tempi tecnici per indire una nuova gara sono assai ampi.

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Rimarchiamo infine come la maggior parte dei vostri colleghi dell’Alto Valdarno abbia inteso calpestare, ancora una volta, la volontà dei propri concittadini chiaramente espressa con il voto nei Referendum del 2011, con i quali si chiedeva di mutare la gestione dell’acqua, sottraendola ai privati e quindi alle logiche del mercato e del profitto.
Come Forum Toscano ribadiamo quindi la necessità di un’alternativa al modello misto pubblico-privato, frutto di una commistione di interessi tra politica, grandi multiutilities e mondo della finanza. Niente di più lontano dai bisogni e dalle esigenze di popolazione e ambiente.
Vi chiediamo di non avallare la concessione di questa proroga che è priva di senso di opportunità e convenienza per i cittadini , oltre che di dubbia legittimità perchè non condivisa dalla stragrande maggioranza dei rappresentanti dei cittadini dei territori interessati.

Forum Toscano dei MovimentiLogo forum toscano acqua

 

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Bibbiena, Bucine, Capolona, Castel Focognano, Castel S. Niccolò, Castelfiorentino, Chitignano, Chiusi, Civitella, Cortona, Foiano, Laterina-Pergine, Lucignano, Manciano della Chiana, Montepulciano, Monte S. Savino, Montemignaio, Pratovecchio-Stia, Poppi, Sestino, Sinalunga, Talla, Torrita.

Ci viene il dubbio…  (clicca  per visualizzare le vignette del comitato di Arezzo)

MA I CITTADINI LO SANNO ???  

 

Proroga concessione a Nuove Acque Spa – Comunicato Stampa

Proroga concessione a Nuove Acque Spa

Logo forum toscano acquaComunicato Stampa

DEMOCRAZIA CALPESTATA!

Risultati immagini per acqua privati profittiGiovedì 11 gennaio scorso, presso la sede A.I.T. di Arezzo, si è svolta la riunione della Conferenza Territoriale 4 Alto Valdarno che ha approvato la proroga della concessione a Nuove Acque Spa, dal 2024 al 2027. Questa la nefasta conclusione. Ma quello che tutti i cittadini devono sapere è come la democrazia sia spesso e ripetutamente calpestata nelle occasioni in cui le Istituzioni Pubbliche si riuniscono per prendere decisioni cruciali su ciò che dovrebbe essere considerato un bene comune di vitale importanza, come l’acqua.

Un consesso di Sindaci, dunque, e l’Autorità Idrica Toscana, rappresentata in primis dal Direttore Mazzei chiamano le forze dell’ordine a propria “protezione”, in via preventiva. Così carabinieri, agenti di polizia e della DIGOS, in grande schieramento, sono incaricati di tener lontani dalla sala di Via Gobetti pacifici cittadini e membri dei Comitati dell’Acqua, raccolti in presidio per manifestare il loro dissenso riguardo alla decisione di prorogare la concessione al gestore idrico.

Risultati immagini per nuove acque spa proroga concessioneSarà poi ammessa una delegazione di 3 persone, e solo per assistere ad un incontro dove nessun cittadino può aprire bocca. Pare dunque semplicemente vergognoso che dei Sindaci o dei rappresentanti di Istituzioni, temano di esprimere pubblicamente la propria intenzione su questioni di interesse comune. Ma evidentemente comportamenti che erano la regola nel famoso ventennio del secolo scorso, oggi sono tranquillamente riciclati dal nostro regime di democrazia avanzata.Striscione Vergogna

E prima ancora di entrare nel merito di quanto discusso e approvato in quella sede, vale la pena rimarcare quale sia l’iter seguito fino all’atto finale: la votazione dei Sindaci. Immancabilmente l’Autorità Idrica Toscana, tramite il Direttore, illustra e promuove il piano elaborato dall’azienda idrica. I Primi cittadini, a questo punto non devono far altro che dire sì o noRaramente si assiste al processo inverso: un’istanza, un’indicazione, un progetto che arrivi dal territorio, da chi dovrebbe farsi voce di esigenze e di bisogni collettivi.

Così anche quello che poteva essere il male minore, un rinvio della decisione, viene rifiutato da una maggioranza risicata di Sindaci. E si arriva poi con una seconda votazione a concedere la proroga a Nuove Acque. Tra l’altro non si è minimamente considerato che l’atto avrebbe dovuto essere ratificato dai singoli Consigli Comunali.

Risultati immagini per presidio arezzo proroga nuove acque spaIn ogni caso, la decisione presa in Conferenza Territoriale 4 dimostra ancora una volta come si possa calpestare la volontà espressa dai cittadini con i referendum del 2011, con cui si chiedeva di mutare la gestione dell’acqua, sottraendola ai privati e alle logiche del mercato e del profitto. Per fare gli investimenti che in quasi 20 anni non ha fatto, Nuove Acque intende ricorrere a un prestito di 130 milioni di euro, di cui una buona parte servirà a coprire il debito per il finanziamento precedente.

Tutto questo a 6 anni dalla naturale scadenza della Concessione, che a questo punto diventeranno 9, in modo che gli interessi spalmati su un periodo più lungo intacchino in misura minore l’utile societario. Perché, va ricordato, l’azienda idrica, nonostante il deficit finanziario, si è intascata tra profitti e consulenze almeno 22 milioni di euro. Ma non esistono preoccupazioni di sorta, ci sono sempre i cittadini da spremere, per un servizio sempre più inefficiente e sempre più caro!

Risultati immagini per nuove acque spaVogliamo elencare tutti quei 19 Comuni che alla fine hanno votato a favore della proroga (oltre ai 4 che si sono astenuti), rispondendo di fatto solo alle rigide indicazioni di partito, da tempo divenuto servitore di potentati economico-finanziari: Bibbiena, Bucine, Capolona, Castel Focognano, Castel S. Niccolò, Castelfiorentino, Chitignano, Chiusi, Civitella, Cortona, Foiano, Laterina-Pergine, Lucignano, Manciano della Chiana, Montepulciano, Monte S. Savino, Montemignaio, Pratovecchio-Stia, Poppi, Sestino, Sinalunga, Talla, Torrita.

Solo 6 Comuni hanno mostrato fino in fondo di avere rispetto nei confronti di quella che dovrebbe essere una gestione democratica ed equa del servizio idrico, votando contro la proroga al 2027: Arezzo, Anghiari, Monterchi, Ortignano Raggiolo, San Sepolcro, Subbiano.

Ci rivolgiamo perciò a tutti i Sindaci della Toscana, ma in particolare a quelli del territorio di Publiacqua, la cui Concessione scade nel 2021, per richiamarli alla loro responsabilità riguardo all’acqua: prendetevi finalmente in mano il ruolo primario che vi spetta nella gestione di quello che è il bene comune per eccellenza, rispettate gli esiti referendari del 2011 maturati con il voto di 27 milioni di italiani/e!

Solo così avrete davvero vicini e solidali i/le cittadini/e.

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Arezzo: una famiglia con 7 figli paga 1800€ l’anno di acqua, che vergogna!!!

MA PERCHE’ I SINDACI NON INTERVENGONO ?

Logo forum toscano acqua1E’ così anche nelle altre province, se un utente consuma molta acqua, paga cifre al metro cubo molto più alte, fino anche a più di 5€ al metro cubo ai quali si sommano aumenti notevoli anche per la parte fognatura e depurazione.  Scoraggiare il consumo di acqua è giusto e queste tariffe lo fanno fin troppo, ma la tariffa deve tenere conto di quante persone realmente stanno utilizzando l’acqua di una utenza. Facciamo un esempio: se un utenza (contatore) serve ad una persona sola, che ha un consumo annuo di 80 mc (metri cubi) di acqua. Questa utenza rientrerà nella fascia protetta perché ha bassi consumi… Un’altra utenza (contatore) serve una famiglia con padre, madre e 7 figli, se avrà un consumo annuo di 500 mc arezzo-ennesima-furbataquesta utenza pagherà l’acqua come se la stesse sprecando, con tariffa aumentata  per la quota consumo acqua, depurazione, fognatura… Cioè con la stessa tariffa che si applicherebbe alla utenza che serve una sola persona ma che consuma 500 mc di acqua all’anno, magari per annacquare un bosco. E’ scandalosamente ingiusto e per la famiglia con 7 figli a carico può essere anche un fardello troppo pesante da sostenere ma nessuno interviene per sanare questa pazzia… e non è tutto!
Questo accanirsi con le tariffe su una famiglia con 7 figli genererà profitti maggiori per la società di gestione del servizio idrico… Questi profitti dove vanno a finire?

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Staccate utenze idriche è allarme !!! LA LOTTA SI INFIAMMA !!! Arezzo – Mazzei e Nuove Acque SpA evidentemente sono rimasti al Medioevo dove i vari signorotti disponevano come volevano dei sudditi.

Nella zona di Arezzo il gestore idrico Nuove Acque ha staccato la fornitura di acqua ad alcuni utenti che hanno aderito alla Campagna di Obbedienza Civile.

Aderire alla Campagna di Obbedienza Civile significa autoridursi la bolletta dell’acqua della cifra che è il guadagno che il gestore fa sull’acqua. La famosa remunerazione del capitale investito che il referendum del 2011 ha tolto con effetto immediato, ma che i gestori idrici, l’AIT, e l’AEEGSI non vogliono smettere di tenere in bolletta.

Adesso queste famiglie che stanno portando avanti la lotta per il bene di tutti, ricordiamo che prima di tutto è una lotta per la democrazia, si ritrovano a dover affrontare il disagio e l’umiliazione di vedersi negato il diritto fondamentale all’accesso all’acqua.

QUESTE FAMIGLIE HANNO BISOGNO DELLA SOLIDARIETà DI TUTTO  IL POPOLO DELL’ACQUA PUBBLICA !!!

E’ in corso un presidio al Comune di Arezzo dove il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo chiede con forza al sindaco di non limitare il suo intervento alla lettera che ha inviato al presidente dell’AIT  ma di intervenire con un’ordinanza di riallaccio immediato.

Il Fatto: Continua la lettura di Staccate utenze idriche è allarme !!! LA LOTTA SI INFIAMMA !!! Arezzo – Mazzei e Nuove Acque SpA evidentemente sono rimasti al Medioevo dove i vari signorotti disponevano come volevano dei sudditi.

AD AREZZO HANNO FATTO UN PO’ DI CONTI SULLE NUOVE TARIFFE IDRICHE APPROVATE

Ecco gli effetti della nuova struttura dei corrispettivi per nuove acque elaborata dagli acquaioli di Arezzo 

STANGATA - AREZZO

I SINDACI INSISTONO A FAVORIRE NUOVE
ACQUE PENALIZZANDO I CITTADINI .
Dunque “nulla di nuovo sotto il cielo di Arezzo” nonostante che il cambio di inquilino a Palazzo
Cavallo avvenuto l’estate scorsa avesse lasciato immaginare tutt’altro. Dispiace rilevare che sul
tema della gestione dell’acqua l’Ing. Ghinelli non ha impresso affatto la discontinuità promessa in
campagna elettorale rispetto all’atteggiamento rinunciatario dell’Amministrazione Fanfani che lo
aveva preceduto. Ne aveva le possibilità ma se ne è spogliato delegando la persona meno adatta a
trattare questo tema. Nessuna traccia dell’atteso tavolo tecnico congiunto “Comune-Comitato
Acqua”e di strategie atte a contrastare gli appetiti dei voraci soci privati, neanche l’ombra. Da
tempo ci eravamo messi

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