I Sindaci insistono a regalare ai privati la gestione dell’acqua e continuano a calpestare i referendum del 2011

Comunicato Stampa

Logo forum toscano acqua

E’ notizia di pochi giorni fa: alla riunione del CDA di Publiacqua spa è stato presentato e approvato, con il solo voto contrario del Comune di Pistoia, un piano di potenziamento gestionale e organizzativo dell’azienda: il sistema ACEA 2.0. In altri termini, un rinnovo della piattaforma tecnologica, da realizzare entro l’anno 2016, su cui sono state convogliate ingenti risorse già nel corso del 2015.Acea affamata ritagliata
Quella che appare come una notizia interessante solo dal punto di vista tecnico-gestionale o tutt’al più inerente la sfera economico-finanziaria, ha in realtà dei risvolti politici di notevole portata: si regalano ad ACEA dati e know-how, elementi fondamentali per la sua scalata dell’azienda idrica.
Ci troviamo quindi ancora una volta a registrare nell’atteggiamento dei Comuni, l’indifferenza, l’ignavia, il vero e proprio favore al “privato”, ai suoi interessi speculativi e di mero profitto. Perché il rischio reale è quello

di ritrovarsi a constatare, nel 2021, a fine concessione, che Publiacqua è divenuta un guscio vuoto, a cui il socio privato ha sottratto strumenti e professionalità, pregiudicando quindi in modo grave, il dovere di ripubblicizzare il servizio, come richiesto nel 2011 da 27 milioni di italiani/e.
Quando, agli inizi degli anni 2000, i Comuni presero la sciagurata decisione di affidare la gestione del servizio idrico alla spa Publiacqua, la società aveva una propria unità organizzativa e gestionale, con tutte le competenze necessarie e un organico di quasi 800 dipendenti, come sottolinea l’USB dell’azienda. Oggi, settori del lavoro vengono appaltati a ditte esterne, si disperdono le competenze, si riduce il numero degli addetti… E cambiamenti analoghi stanno investendo anche le altre aziende idriche toscane che vedono ACEA nella propria compagine sociale: Acque spa e Acquedotto del Fiora spa. La fusione delle tre società, paventata ormai da tempo, non si è ancora realizzata nella forma ma è già in atto nella sostanza ( Clicca e Leggi ) .
Allora, Sindaci, soci di Publiacqua spa e membri dell’Autorità Idrica Toscana, dove siete? La gestione privatistica e speculativa del servizio idrico, portata avanti negli ultimi 15 anni, fa registrare esosi aumenti delle tariffe, a fronte di una qualità dell’acqua sempre più scadente, di una depurazione mancante, insufficiente o addirittura dannosa, di perdite esorbitanti delle reti… Ancora dobbiamo richiamarvi alla vostra responsabilità e al dovere di rispettare la volontà popolare? E questo ben prima della scadenza del 2021. Voi non solo state rimandando qualsiasi presa di posizione a quel termine ma supinamente accettate nel frattempo qualsiasi colpo di mano del vostro socio privato, a danno di un bene comune. Ultimo atto: dare il vostro assenso alla dispersione del patrimonio umano, professionale, gestionale di Publiacqua.

Tacete nei CDA dell’azienda, farete altrettanto in AIT? L’Autorità lascerà che impunemente questo ulteriore scempio si consumi?

Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua