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Sta accadendo a Massa, può accadere dovunque!

MASSA:

A Massa la situazione è esplosiva, il comitato locale “Acqua alla gola” (Clicca per facebook) si è ingigantito alcuni mesi fa sotto l’ondata di rabbia dei cittadini che si sono visti recapitare delle bollette assurde.

Ci sono utenti che minacciano di smettere di pagare le bollette e il

Manifestazione 8 Giugno a Massa

comitato chiede che il comune esca dalla gestione idrica di GAIA. Per questo hanno attivato anche una petizione – clicca e firma.

Per approfondire l’argomento mettiamo sotto dei link ad articoli di giornale e degli stralci degli stessi. Intanto segnaliamo la manifestazione che ci sarà l’8 giugno a Massa in Piazza della Liberazione alle ore 17.

“… c’è chi deve sborsare oltre 400 euro, chi sfiora o supera i 600, chi ha raggiunto il “traguardo” dei mille euro tondi tondi. E non c’è tempo da perdere: la data di scadenza è fissata per il 2 maggio. Un paio di settimane per mettere da parte un bel gruzzolo. Un’impresa per famiglie con pensioni minime, figli senza lavoro, padri che il lavoro lo avevano, ma l’hanno perso…”  Da Il tirreno clicca e leggi

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Furibondi i cittadini e gli aderenti al comitato “Acqua alla gola” che si sono visti mandare il sollecito di pagamento tramite smsDa qui news massa carrara clicca e leggi

IL PD E’ CONTRO L’ACQUA PUBBLICA !

Il PD al referendum del 2011 si è schierato con i comitati per l’Acqua Pubblica, la gente si è fidata, ma oggi la verità è venuta alla luce.

Con grande arroganza il PD ha modificato la legge proposta dai comitati e ne ha fatto una legge per PRIVATIZZARE IL SERVIZIO IDRICO.

Le immagini che arrivano dal parlamento sono eloquenti !

 

MAGGIORANZA PARLAMENTARE VERGOGNA ! AVETE CALPESTATO LA VOLONTA’ DEL POPOLO ITALIANO !!!

Siamo grati alle opposizioni che in parlamento portano la nostra voce e le nostre bandiere !

 

Segue il Comunicato stampa del Forum dei Movimenti per l’Acqua

Il Pd, la maggioranza e il Governo affossano i referendum per l’acqua pubblica

Dopo il voto gli attivisti dei movimenti per l’acqua presenti in aula sventolano bandiere in segno di protesta

Oggi la legge sulla gestione pubblica del servizio idrico è stata finalmente discussa e approvata aula alla Camera, a distanza di circa 9 anni dal suo deposito corredato da oltre 400.000 firme.

Peccato che il testo approvato sia radicalmente diverso, nella forma e nei principi, di quello proposto dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

PD e la maggioranza hanno stravolto il testo a partire dall’articolo 6 che disciplinava i processi di ripubblicizzazione. Oggi è caduta anche l’ultima foglia di fico dietro la quale il PD aveva provato a nascondersi. Infatti, la Commissione Bilancio ha cancellato la via prioritaria assegnata all’affidamento diretto in favore di società interamente pubbliche.

Un disconoscimento palese e spudorato che ribaltato il senso di quella legge sottoscritta da 400mila cittadini e aggiornata alla luce dei risultati del referendum popolare del 2011.

Il risultato di oggi è solo la cronaca di una morte annunciata, già nei giorni scorsi infatti molti dei deputati dell’intergruppo parlamentare per l’Acqua Bene Comune avevano ritirato la firma da un provvedimento che stravolgeva il senso.

La cancellazione della volontà popolare di 27 milioni di italiani che si espressero in favore dell’acqua pubblica ai referendum arriva a pochi giorni dalla tornata referendaria del 17 aprile, sulla quale la maggioranza di Governo ha fatto campagna per l’astensionismo, il disconoscimento di un percorso di partecipazione come quello sulla gestione pubblica del servizio idrico rappresenta un preoccupante segnale per la democrazia nel nostro paese.

Il movimento per l’acqua continuerà la loro battaglia contro questa legge anche nel passaggio al Senato e lancia contro i provvedimenti del Governo Renzi, a partire dal ddl Madia, una petizione nazionale insieme ai referendum sociali.

Roma, 20 Aprile 2016.

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Staccate utenze idriche è allarme !!! LA LOTTA SI INFIAMMA !!! Arezzo – Mazzei e Nuove Acque SpA evidentemente sono rimasti al Medioevo dove i vari signorotti disponevano come volevano dei sudditi.

Nella zona di Arezzo il gestore idrico Nuove Acque ha staccato la fornitura di acqua ad alcuni utenti che hanno aderito alla Campagna di Obbedienza Civile.

Aderire alla Campagna di Obbedienza Civile significa autoridursi la bolletta dell’acqua della cifra che è il guadagno che il gestore fa sull’acqua. La famosa remunerazione del capitale investito che il referendum del 2011 ha tolto con effetto immediato, ma che i gestori idrici, l’AIT, e l’AEEGSI non vogliono smettere di tenere in bolletta.

Adesso queste famiglie che stanno portando avanti la lotta per il bene di tutti, ricordiamo che prima di tutto è una lotta per la democrazia, si ritrovano a dover affrontare il disagio e l’umiliazione di vedersi negato il diritto fondamentale all’accesso all’acqua.

QUESTE FAMIGLIE HANNO BISOGNO DELLA SOLIDARIETà DI TUTTO  IL POPOLO DELL’ACQUA PUBBLICA !!!

E’ in corso un presidio al Comune di Arezzo dove il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo chiede con forza al sindaco di non limitare il suo intervento alla lettera che ha inviato al presidente dell’AIT  ma di intervenire con un’ordinanza di riallaccio immediato.

Il Fatto: Continua la lettura di Staccate utenze idriche è allarme !!! LA LOTTA SI INFIAMMA !!! Arezzo – Mazzei e Nuove Acque SpA evidentemente sono rimasti al Medioevo dove i vari signorotti disponevano come volevano dei sudditi.

Egidio Pedrini sindaco di Zeri attacca Enrico Borghi (PD) presidente di UNCEM

 

 

L’articolo 64 del Collegato ambientale alla legge di stabilità, approvato a dicembre 2015, norma della legge 221/2015, è stato sostenuto dall’on. Enrico Borghi, deputato PD, presidente nazionale dell’UNCEM Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani e stabilisce che acquedotto, fognatura e depurazione potranno continuare a essere organizzati direttamente dai Comuni montani con meno di mille abitanti, ma anche nei Comuni che presentano contestualmente le seguenti caratteristiche: approvvigionamento idrico da fonti pregiate, sorgenti in parchi naturali o aree naturali protette, utilizzo efficiente della risorsa e tutela del corpo idrico.

E’ lo stesso Enrico Borghi che pochi giorni fa in commissione ambiente ha fatto la proposta di cambiare l’articolo 6 della legge sulla ripubblicizzazione del servizio idrico proposta nel 2007 dai cittadini ribaltando così il senso della legge e trasformandola in una legge per la privatizzazione del servizio idrico.

Sentite come lo attacca il sindaco di Zeri Egidio Pedrini.

Commissione Ambiente – Ecco cosa sta facendo l’ARROGANTE MAGGIORANZA CAPEGGIATA DAL PD ! — Comunicato stampa del Forum Toscano Acqua

Privatizzazione della gestione dell’acqua:

questo sta deliberando la commissione Parlamentare Ambiente

Ma non è una novità!

Non è una novità che il Parlamento o il Governo Italiani ignorino la volontà popolare, e la gestione dell’acqua ne è l’emblema.Acqua Sfera

La legge per la gestione pubblica del servizio idrico infatti fu proposta su iniziativa popolare nel 2007, con oltre 400.000 firme, ma fu ignorata completamente dal Parlamento di allora e decadde con la legislatura.

Eppure numerosi comitati di cittadini, associazioni e movimenti non si arresero e, Continua la lettura di Commissione Ambiente – Ecco cosa sta facendo l’ARROGANTE MAGGIORANZA CAPEGGIATA DAL PD ! — Comunicato stampa del Forum Toscano Acqua

Il 17 e 18 Marzo Scrivi una mail ai parlamentari per cercare di scongiurare la definitiva privatizzazione dell’Acqua !

Il Governo intende portare l’attacco finale all’acqua e alla democrazia attraverso lo stravolgimento della legge sull’acqua e l’esplicita contraddizione dell’esito referendario attuata tramite il decreto Madia. Logo - Forum_Italiano_dei_Movimenti_per_lAcqua - Grande

Diviene, dunque, opportuno fare pressione sui Parlamentari. Pertanto, nei giorni 17 e 18 marzo inviamo tutt* una mail ribadendo: “Giù le mani dall’acqua, il mio voto va rispettato!”.

Di seguito il testo della mail che si propone di inviare ai parlamentari

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Un altro passo verso la privatizzazione.

VERGOGNA !!! PD di RENZI !

VERGOGNA PD di Renzi !

VI DOVETE SOLO VERGOGNARE !!!

 

Dal 2007 la proposta di legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico giace in parlamento!

Ora che viene discussa in commissione il

 PD fa cambiare il senso della legge con 2 emendamenti 

trasformandola

da legge per la ripubblicizzazione

a legge per la privatizzazione !

 

VERGOGNA !!!

RENZI BUGIARDO 1

Il fatto quotidiano spiega quello che sta succedendo clicca e leggi

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ACQUA SOTTO ATTACCO:

FERMARE RENZI E MADIA!

Cinque anni dopo la straordinaria vittoria referendaria del movimento per l’acqua, Partito Democratico, governo Renzi e ministro Madia tentano un doppio affondo per chiudere definitivamente l’anomalia di un pronunciamento democratico dell’intero paese, frutto di un’esperienza di partecipazione dal basso senza precedenti e di un’alfabetizzazione sociale che ha imposto il paradigma dei beni comuni contro il pensiero unico del mercato.

Nei prossimi giorni la legge d’iniziativa popolare per la firmeripubblicizzazione dell’acqua, presentata con oltre 400.000 firme nel 2007, approderà nell’aula parlamentare: vi arriverà, tuttavia, con una serie di emendamenti, portati avanti dal Partito Democratico, che ne stravolgerà il testo e il significato, eliminando ogni riferimento alla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e alla sua gestione partecipativa, che ne costituivano il cuore e il senso.

E’ bene che il PD sappia fin da subito che tutto questo non solo non viene fatto nel nostro nome, ma che è un’espressione di disprezzo della volontà popolare chiara, netta e senza ritorno.

E, mentre in Parlamento si consuma questa ignobile farsa, è finalmente disponibile

Continua la lettura di Un altro passo verso la privatizzazione.

Il comune di Zeri non sarà commissariato. Pubblichiamo altri contributi del sindaco Pedrini

 

E’ notizia di oggi:

Sospesa la diffida della Regione che ordinava al Comune della Lunigiana di consegnare gli acquedotti. Secondo una legge del dicembre 2015 anche i Comuni montani sopra i mille abitanti, con acque di pregio, possono tenersi le acque.  Tutto rinviato a maggio.

Clicca e leggi l’articolo de “Il Tirreno di Massa”

[ATTENZIONE – c’è una errata corrige e un secondo articolo, sempre del “Il Tirreno di Massa” fa chiarezza sulla ordinanza del TAR. Per questo motivo è stato correto il titolo di questo articolo togliendo la frase “Il TAR da ragione a Zeri]

Come annunciato nel precedente articolo pubblichiamo altri contributi che vedono il sindaco Pedrini spiegare oltre alla realtà di Zeri, un punto di vista politico diverso da quello che arriva dalla maggioranza toscana e alcune difficoltà di un sindaco che si ritrova senza il più potere di governare il suo territorio.

Egidio Pedrini racconta e mette in guardia dai privatizzatori omologati del PD e da chi predica molto bene, ma come sempre razzola male.

 

Pedrini non le manda a dire a Rossi !

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La Faccenda Del Comune Di Zeri E’ Emblematica Per Diversi Aspetti – Ne Parla Il Sindaco Pedrini

A Zeri è in corso una battaglia contro la Regione Toscana per la gestione del servizio idrico.  Gli abitanti e il loro sindaco vogliono che l’acqua resti pubblica, Il presidente della regione Toscana Enrico Rossi ha inviato una diffida con minaccia di commissariamento del comune se il sindaco rifiuterà ancora di cedere l’acquedotto a GAIA, l’azienda di zona.

Zeri è un piccolo comune di montagna della Lunigiana, conta 1090 abitanti e per il fatto che superano le 1000 unità una legge impone al sindaco di cedere l’acquedotto.

Rimandiamo a questo articolo de “Il Fatto” per maggiori spiegazioni.

Il sindaco di questo comune si chiama Egidio Pedrini ed è straconvinto (come noi) che la gestione dell’acqua debba essere pubblica.
Pedrini è stato invitato alla conferenza del Movimento 5 Stelle che si è tenuta venerdi 19 al Palazzo deI Consiglio Regionale a Firenze. Presto saranno pronti altri contributi e il filmato totale delle dichiarazioni di Egidio Pedrini, intanto in questo piccolo video iniziamo a sentire le sue motivazioni.

 

Lettera ai Sindaci per Assemblea AIT 16/02

Comunicato Stampa

 

Egregi Sindaci,
nell’Assemblea di AIT del 17/02/16, siete chiamati ad esprimervi e votare il Piano di Ambito Regionale del Servizio Idrico Integrato, per la sua Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Intanto, una prima considerazione d’ordine politico: il Piano unico toscano si inscrive e rafforza la generale tendenza del Paese ad accentrare gestioni di ogni genere, e quindi poteri. Nel caso specifico, in una sola azienda idrica: Publiacqua spa, o meglio ancora ACEA, socio privato della stessa? Dietro il paravento di ostentati propositi, quali maggiori garanzie della qualità dei servizi, più adeguata pianificazione degli investimenti, puntuali e accurati controlli, vediamo celarsi il solito e reiterato sostegno di AIT alle società dell’acqua, anzi al gestore unico regionale, interessato esclusivamente al profitto.
Perché va detto, al di là delle strumentali dichiarazioni del Direttore di AIT, il “modello toscano” (aziende pubblico/private) ha fallito. Ha fallito nei fatti, e lo dimostrano

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AD AREZZO HANNO FATTO UN PO’ DI CONTI SULLE NUOVE TARIFFE IDRICHE APPROVATE

Ecco gli effetti della nuova struttura dei corrispettivi per nuove acque elaborata dagli acquaioli di Arezzo 

STANGATA - AREZZO

I SINDACI INSISTONO A FAVORIRE NUOVE
ACQUE PENALIZZANDO I CITTADINI .
Dunque “nulla di nuovo sotto il cielo di Arezzo” nonostante che il cambio di inquilino a Palazzo
Cavallo avvenuto l’estate scorsa avesse lasciato immaginare tutt’altro. Dispiace rilevare che sul
tema della gestione dell’acqua l’Ing. Ghinelli non ha impresso affatto la discontinuità promessa in
campagna elettorale rispetto all’atteggiamento rinunciatario dell’Amministrazione Fanfani che lo
aveva preceduto. Ne aveva le possibilità ma se ne è spogliato delegando la persona meno adatta a
trattare questo tema. Nessuna traccia dell’atteso tavolo tecnico congiunto “Comune-Comitato
Acqua”e di strategie atte a contrastare gli appetiti dei voraci soci privati, neanche l’ombra. Da
tempo ci eravamo messi

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I Sindaci insistono a regalare ai privati la gestione dell’acqua e continuano a calpestare i referendum del 2011

Comunicato Stampa

Logo forum toscano acqua

E’ notizia di pochi giorni fa: alla riunione del CDA di Publiacqua spa è stato presentato e approvato, con il solo voto contrario del Comune di Pistoia, un piano di potenziamento gestionale e organizzativo dell’azienda: il sistema ACEA 2.0. In altri termini, un rinnovo della piattaforma tecnologica, da realizzare entro l’anno 2016, su cui sono state convogliate ingenti risorse già nel corso del 2015.Acea affamata ritagliata
Quella che appare come una notizia interessante solo dal punto di vista tecnico-gestionale o tutt’al più inerente la sfera economico-finanziaria, ha in realtà dei risvolti politici di notevole portata: si regalano ad ACEA dati e know-how, elementi fondamentali per la sua scalata dell’azienda idrica.
Ci troviamo quindi ancora una volta a registrare nell’atteggiamento dei Comuni, l’indifferenza, l’ignavia, il vero e proprio favore al “privato”, ai suoi interessi speculativi e di mero profitto. Perché il rischio reale è quello

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